martedì 12 marzo 2013

Lettera a Mara Carfagna


Ciao Mara, 

si vede che sei triste in questi giorni, lo hai dimostrato anche ieri quando i tuoi amichetti partito, pazzarielli, per dirla come lo diresti tu, hanno fatto quella pagliacciata al tribunale di Milano, e solo tu non c'eri. So che Silvio, all'inizio ci è rimasto male, ma poi ha capito. Al cuor non si comanda.

Sei triste, e io che ti seguo già da un po' so bene il perché, lo sappiamo tutti in realtà. Se c'è una cosa che non ti è andata giù di questa tornata elettorale è la scomparsa di Fli, non che ti dispiaccia non vedere più Gianfranco, anzi più e più volte ci sei andata giù pesante con lui; ma Italo no, Bocchino non se lo meritava. Doveva rimanere ancora li a difendere la sua immagine antiberlusconiana postdata, e con i suoi occhialetti continuare a farti gli occhi dolci; e invece il popolo cattivo ti ha voluto punire. Maledetto il popolo, che gli avrai mai fatto al popolo?

E qui mi rivolgo a te, cara Mara, stai tranquilla, Grillo ha mandato "affanculo" tutti, ma tu, nei tutti, non c'eri. Lui ti vuole bene, e ti ha messo in lista, in Sicilia, un senatore Bocchino. Fabrizio Bocchino. Ti dico un po' di cose di lui, così sei preparata, E' di Altofonte in provincia di Palermo, è un laureato in fisica. Come? dici che i fisici che conosci tu non sono persone simpatiche? ma dai, certamente lui sarà diverso. Certo qua c'è un problema, quando dovrai uscire a cena con Fabrizio dovrai pagare alla romana, poi lui dovrà rendicontare i vostri incontri e condividerli in rete con migliaia di iscritti al Movimento a Cinque Stelle, ma al massimo paghi tu, chiedi magari di mettere sul conto di Silvio e si risolve il problema, poi quando sarete insieme, nella vostra intimità sono certo che ti piacerà quando ti chiamerà col vezzeggiativo "Kasta". Ti metto un paio di foto, così lo riconosci quando venerdì andrete tutti in parlamento.

Buona Legislatura, per quanto durerà, Ciramika.





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