venerdì 12 dicembre 2008

Addii


Desidero nuotare seriamente da circa 5 mesi, e dunque vi abbandonerò per qualche giorno. Ci sentiremo il 23 sera o il 24 con qualche, mi auguro succoso racconto o qualche scabrosa avventura dominicana e con un racconto sulla vera storia di babbo natale che ho deciso di scrivere sulla spiaggia.

Altra cosa positiva è che non vedrò questo personaggio.
Vi penserò mentre voi starete combattendo al freddo e sotto la pioggia ed io sarò sdraiato sul bagnasciuga con la sabbietta bianca attaccata ai piedi scalzi

Stranezze

Ho prenotato una stanza singola per la partenza di domenica, peccato, dovevo andarci con S, in macchina, mi ritrovo da solo. In treno. Non importa, la destinazione al caldo mi riempie la testa di immagini che rivedrò fra qualche giorno e che vi racconterò al mio ritorno.
Comunque, la mia genialata consiste nel saltare di netto Milano e il suo traffico, Un treno destinazione Somma Lombardo, ed è qui che ho trovato il prezzaccio più basso per una notte.
Ecco uno stralcio della telefonata con il gestore del bed & breakfast da me prenotato oggi. Non tutti sanno che oggi è il giorno 11 dicembre e che solitamente gli alberghi vicino agli aeroporti hanno i trasferimenti dall'hotel all'albergo e viceversa.

Io sono scritto in stampatello e il signor Franco in corsivo.
"Buon giorno, chiamavo per sapere se avete una disponibilità per la notte tra sabato e domenica. Una singola, c'è posto?"
"Sei"
"Ah avete sei stanze, bene bene, mi sa dire anche il prezzo, perchè le spiego io arriverei a Somma Lombardo in treno verso le 8e20 di sera, avete anche il trasferimento dalla stazione?"
-Silenzio-
"Pronto?!"
"Mi sta chiedendo i biglietti del treno?"
"No. Le sto chiedendo se avete il trasferimento dalla stazione dei treni"
"Non Capisco, noi non abbiamo i biglietti del treno"
"IO HO GIA' IL BIGLIETTO DEL TRENO! ARRIVERO' VERSO LE 8e20 A SOMMO LOMBARDO" dico scandendo bene le parole.
"mi sta chiedendo se la veniamo a prendere?"
"direi di si"
"Si si abbiamo il trasferimento dalla stazione." (sciocco io che non gliel'ho chiesto...)
"Ah perfetto, mi sa dire anche il costo della stanza e dei trasferimenti?"
"35 euro"
"Solo per la stanza immagino?"
"Si il trasferimento è a parte."
"Appunto"
"15 euro."
"A tratta?"
"No totale"
"Benissimo allora prenoterei"
"Va bene, mi lasci il numero di telefono"
"349...."
"Allora è prenotata una stanza per il giorno 6"
"No, no, no, no. Un momento. Oggi è l'undici"
-silenzio-
"...Pronto....?"
"Non per il sei?"
"No. Sa il sei era sabato scorso"
"Oh porco dio..."

L'avventura è appena cominciata ma a quanto pare è già divertente. Chissà se dormirò mai al b&b L'Edera a casa del signor Franco, che a questo punto vorrei proprio conoscere.

martedì 9 dicembre 2008

Esiste davvero

Esiste davvero. La notizia l'ho letta un po' qua, un po' la su internet. Sentite.
Avevano deciso di scalare l'Annapurna, erano affascinati dal nome di questa montagna, anche forse in modo scioccamente ossessivo, fin dall'infanzia.
L'Annapurna è un massiccio montuoso situato nel Nepal centrale e fa parte della catena dell'Himalaya. È lungo circa 55 km e la sua cima più alta, l'Annapurna I, è alta 8.091 m. È stato il primo 8.000 ad essere conquistato dall'uomo. Il suo nome, in sanscrito, significa dea dell'abbondanza. 8091 metri questo era il loro obiettivo.
Partirono il 23 maggio 2007 per quella che fu l'esperienza che gli cambiò la vita. Stefan Paskus e Fabrice Bortofn, tedesco il primo, altoatesino il secondo erano degli escursionisti molto esperti, avevano, insieme raggiunto alcune tra le vette più prestigiose mondiali. Il 24 maggio cominciarono la scalata. Erano organizzatissimi, avevano una specie di tenda termica, una roba strana che li riparava dalle giornate di nevicate intense. Ora, io non sono esperto di montagna, quindi non so dirvi di più, ma in quei giorni c'eran delle condizioni meteo davvero difficili, meno male che avevan la tenda termica, ma loro eran escursionisti strani, andavano in giro un po' all'avventura, ci mettevano un sacco di tempo, a loro piaceva il contatto con la natura, e se ne stanno in un posto che gli piace anche due o tre giorni. Ma intorno ai 4000 metri cominciò la loro avventura. Videro qualcosa che sembrava 1 orma nella neve, la fotografarono e proseguirono il loro percorso. Il 10 giugno, a circa 4550 metri di altezza videro la creatura che gli cambiò la vita, loro pensano ancora oggi che sia trattato di una donna Yeti, rimasero sconvolti dalla mancanza di aggressività da parte della docile bestia. Chissà forse aveva appena mangiato, ma comunque se ne stava li, docile per modo di dire, stiamo parlando comunque di una bestia di circa 2 metri e 50. I due riuscirono a fotografarla, se ne stava li intimidita dalla loro presenza (!). Misteri. Arrivarono in cima e cercarono di rivederla ma non si fece trovare. Come si sa, del resto gli Yeti donna sono dei tipini molto timidi e a questo punto, a quanto pare, non mangiano carne umana.

mercoledì 3 dicembre 2008

Imposta sul Valore Aggiunto

Dopo l'aumento dell'Iva da parte del governo ai danni di Sky, io voglio cominciare la mia battaglia per la sua abrgazione. Ormai è obsoleta, sciocca ed inutile.

Abroghiamo L'IVA.

L'Araba Fenice

Ho ricevuto critiche, giustificatissime, non tanto per la mia assenza mediatica, quanto per aver lasciato li la mia giornata arancione in bella mostra per giorni e giorni.
Era ora di ritornare. Un paio di post brutti in modo da buttare giù quel goffo omuncolo e per comunicarvi che nostante la pigrizia il mio industruttibile computer è tornato a ruggire proprio ieri sera e come l'araba fenice rinasce dalle sue ceneri, formattate e profumate





A presto.